Cefalo o bosega da piccola pesca

Pescato

Nome commerciale:
Cefalo o bosega

Nome scientifico:
Chelon labrosus

Classificazione:
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Famiglia Mugilidae
Genere Chelon
Specie C. labrosus

Descrizione:
Pesce dal corpo affusolato, testa conica e muso appuntito. Si distingue dagli altri cefali per la bocca, che presenta un robusto e carnoso labbro superiore

Informazioni nutrizionali per 100 gr di prodotto:
Energia (Kcal) 132
Carboidrati 0
Grassi 5,4
Proteine 20,5

Fonte:
hellofish.it

 

 

 

Perché è sostenibile?
I cefali che vengono pescati con attrezzi di piccola pesca vengono solitamente insidiati con le reti da posta. Queste sono reti statiche che generalmente non vanno a compromettere i fondali della zona di calata. Sono posizionate grazie all’esperienza del pescatore in maniera da intercettare il passaggio dei pesci in determinate aree e periodi. Le dimensioni delle maglie, inoltre, permettono di catturare solo esemplari adulti

Metodo di produzione:
Pescato con reti da posta

Periodo di acquisto consigliato:
Lo trovi tutto l’anno, in particolare da dicembre a marzo

Modalità di conservazione:
Conservare alla temperatura vicina a quella del ghiaccio fondente

Zone di pesca FAO italiane:
37.1.3 - Mar di Sardegna
37.2.1 - Mar Adriatico
37.2.2 - Mar Ionio

Zona 37 - Mediterraneo e Mar Nero

Zona 37 - Mediterraneo e Mar Nero

Bosega al cartoccio

Una preparazione semplice e leggera che può essere servita anche come piatto unico, che richiede un esemplare di dimensioni abbastanza grandi. Il periodo migliore per preparare questo piatto è verso la primavera quando i pesci si risvegliano della stasi invernale e si nutrono delle dei primi germogli delle piante acquatiche

Ingredienti:
1 bosega di almeno 1 Kg
2 patate
1 cipolla rossa
1 cavolo cappuccio
Salamoia bolognese q.b.
Olio evo q.b.
Aceto di vino q.b.

Difficoltà:
Ricetta facile

Tempo di preparazione:
30 minuti

Tempo di cottura:
40 minuti

Dosi:
4 persone

Preparazione

Squamare la bosega, eviscerarla e tagliarla in quattro tranci di peso simile.

Bagnare i tranci con aceto e cospargeteli con due pizzichi di salamoia ciascuno (se non disponete di salamoia bolognese potete farla sul momento, tritando un rametto di rosmarino, uno spicchio di aglio e una mezza manciata di sale grosso).

Prendete un pezzo di stagnola sufficiente a contenere i tranci e disponetevi un letto composto da fette di patate di circa mezzo centimetro di spessore, rondelle di cipolla e rondelle di cavolo cappuccio tagliate a metà. Appoggiate i tranci sul letto di patate cipolla e cavolo e irrorate con una abbondante cucchiaiata di olio.

Chiudete i cartocci e disponete in forno caldo a 180°C per circa mezzora.