L’acquacoltura intensiva prevede l’allevamento di specie ittiche, circoscritte in vasche su terraferma o in gabbie marine, che sono alimentate dall’uomo tramite mangimi. In questo tipo di allevamento possono essere impiegate tecnologie avanzate, sia per la somministrazione degli alimenti, che per il mantenimento dei parametri ambientali.
Con l’utilizzo della certificazione SQN “Acquacoltura Sostenibile” e della certificazione biologica viene data riconoscibilità alle produzioni aventi maggiori caratteristiche di sostenibilità.
L’acquacoltura sostenibile, così come definita dal Decreto del Ministero dell'agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, introduce dei protocolli di controllo per le fasi di allevamento ed immissione in commercio del prodotto finito che mirano a garantire migliori standard ambientali e di prodotto.
L’acquacoltura biologica prevede l’impiego di metodologie di allevamento che assicurano maggiori spazi per la crescita, acque di buona qualità, ben ossigenate e l’utilizzo di impianti che rispondono alle esigenze comportamentali e fisiologiche delle specie ittiche allevate.
Il prodotto certificato è presente nel mercato contestualmente al prodotto non certificato; per quanto riguarda i molluschi bivalvi, le cozze e le ostriche certificate sono, normalmente, nei mercati da primavera inoltrata fino al termine dell’estate, mentre le vongole veraci sono vendute tutto l’anno.